PORDENONE - Anche i
cinesi entrano nel business locale dei
funerali. E lo fanno vendendo
lapidi con marmo a prezzi stracciati. Non solo. La vendita è porta a porta'. Del resto la crisi economica ha cambiato non solo gli stili di vita, ma anche quelli che accompagnano la morte, diventati nel giro di pochi anni
estremamente sobri, con la messa al bando dell’ostentazione dello status sociale, per quanto riguarda sia il funerale sia la sepoltura. La parola d’ordine è diventata il
risparmio: si è quasi dimezzato il budget destinato ai funerali (la cifra media ora si aggira attorno ai 2.500 euro) e alle tombe, mentre per contro si stanno dando un gran daffare i venditori cinesi di lapidi porta a porta di "marmo cinese" (assemblato col mastice e di durata incerta) che fanno concorrenza alle ditte locali del settore.
«Più di qualche volta - racconta
Mario Prosdocimo, titolare di
onoranze funebri - mi è capitato di sentirmi dire "guardi che non mi ha fatto un bel lavoro il suo rappresentante di lapidi", ma io non c’entro. Inutile dire che qualcuno ha speso a suo pro il mio nome». Resta il fatto che una lapide di 'marmo cinese' costa
meno del 50% rispetto a quelle vendute dalle ditte locali.
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