Frasi razziste, la docente licenziata: «Scaturite dalla morte di Valeria Solesin»

Fiorenza Pontini
VENEZIA - Ha chiesto scusa per le frasi postate su Facebook e, in qualche modo, ha cercato di dare loro una spiegazione: la sofferenza e il dolore per la morte dell'amica Valeria Solesin, la giovane studentessa veneziana uccisa nell'attentato al teatro Bataclan il 13 novembre 2015, a Parigi, ad opera di terroristi dell'Isis.


 Fiorenza Pontini, l'insegnante del liceo Marco Polo di Venezia licenziata per le frasi razziste e xenofobe pubblicate sul popolare social network, è comparsa ieri mattina di fronte al giudice della sezione lavoro del Tribunale di Venezia, Margherita Bortolaso, nell'udienza di discussione del ricorso con il quale chiede l'annullamento della sanzione disciplinare.
 
Il suo legale, l'avvocato Marco Rigo, ha sostenuto che il licenziamento è un provvedimento troppo grave, sproporzionato rispetto alla violazione contestatale. Il difensore ha fatto richiamo al comportamento tenuto dalla professoressa Pontini in tanti anni di insegnamento, ipotizzando che la gravità della sanzione sia stata in qualche modo condizionata dal clamore mediatico avuto dalla vicenda.
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