«Mi creda, in confronto a quello che fanno i 'fedeli' io sono un angelo», avrebbe detto in sede di processo sminuendo il suo video.
La donna, denunciata dal sacerdoto dopo la segnalazione di un parrocchiano, usa anche una Bibbia come gioco erotico otraggiando in questo modo la religione.
La porno star amatoriale alla fine ha chiesto scusa al sacerdote e ai fedeli ed è stata condannata a risarcire il parroco con la metà del fatturato incassato da quel video.
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