Denaro nero, i viaggi delle impiegate: "Portavamo 250mila euro ogni volta"

Denaro nero, i viaggi delle impiegate: "Portavamo 250mila euro ogni volta"
VIGONOVO - Primi punti fermi nell’inchiesta sulle false fatture che è sfociata giovedì scorso in venti ordinanze di custodia cautelare e ha coinvolto personaggi molto noti in Riviera del Brenta.

Il giudice per l’udienza preliminare Lara Fortuna ha sentito ieri Mara Soranzo e Laura Borgatello. Le due impiegate, ristrette in carcere, hanno ammesso i viaggi in Slovacchia, a bordo dell’Audi A4 di proprietà del sodalizio criminoso. In media una volta alla settimana, con rientri di capitale di 200-250mila euro per viaggio. Secondo l’accusa, la 38enne di Abano e la 29enne di Sant’Angelo di Piove sarebbero membri della banda, sgominata dalla Guardia di finanza che aveva messo in piedi una frode fiscale da 150 milioni di euro.

Mara Soranzo, accompagnata dall’avvocato Carlo Mursia, ha ribadito che i viaggi servivano a recuperare il contante dai conti delle società. Denaro in nero che veniva consegnato al (presunto) capo dell’organizzazione Salvatore Lazzarin e al suo braccio destro Massimo Carraro. Sarà sentito invece stamane, dal gup di Padova, Cesare "Sandro" Zanin, ex assessore di Vigonovo che nega tutto. Leggi l'articolo completo su
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