«Quando si è reso conto che le cose non andavano bene e ha capito cosa gli sarebbe accaduto - racconta il papà -, mi ha detto qualcosa che non potrò mai, mai dimenticare. Mi ha detto: papà e mamma quando non ci sarò più date i miei giocattoli a questi bambini». E ha scritto una lista con alcuni nomi. Poi ha detto alla sua mamma: «Sono orgoglioso del papà che ho avuto, il migliore. Io ho deciso di nascere in questa famiglia».
Grazie all'associazione "La partita da vincere" Elia era riuscito a realizzare il suo sogno. Aveva infatti incontrato tanti suoi idoli sportivi, in particolare i giocatori della Juventus e dell'Udinese. Era sceso in campo tenendo per mano il portiere Gianluigi Buffon.
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