Adesso spunta un biglietto anonimo scritto a mano e in stampatello lasciato a pochi metri dalla casa di Elena Ceste. «Il Signore è il mio pastore e mai nulla ci mancherà, lui mi fa riposare in luogo sicuro», recita, «Gesù è il nostro giudice e farà giustizia a nostro favore. Gesù colpirà il mio aversario (scritto con un v sola)…Sono innocente tanto come i miei figli, lui avrà misericordia dei miei figli per non patire nessuna cattiveria di questo mondo…».
Poi viene fatto esplicito riferimento alla donna e le viene fatta una rassicurazione dicendole che i suoi figli sono al sicuro.
Il mistero si infittisce e nessun indizio viene dato dal marito, Michele Buoninconti, l’unico indagato per omicidio e occultamento di cadavere che non si fa vedere spesso in paese.
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