«Possiamo verificare se esista la disponibilità, in alcune realtà scolastiche, di realizzare questo progetto, con il coinvolgimento delle famiglie, che mira a un'azione di carattere dissuasivo nei confronti dei ragazzi» ha spiegato Gallera.
Secondo la consigliera Magoni, componente della Commissione regionale sanità, «il consumo di droga tra i più giovani è preoccupante e questo ci porta a pensare alla necessità di mettere in campo azioni mirate al contrasto anche all'interno degli istituti scolastici». Da qui la proposta di un progetto sperimentale nelle scuole. Sono convinta che la prevenzione, soprattutto se attuata in ambito scolastico, sia lo strumento più valido ed efficace per contrastare questo fenomeno».
«Ritengo che con la collaborazione delle Ats, e dell'ufficio scolastico regionale - sostiene la Magoni - si possa elaborare un'efficace campagna di prevenzione. Il test antidroga sul capello potrebbe rappresentare una valida azione per fare prevenzione e deterrenza». Leggi l'articolo completo su
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