Federica racconta di essere stata legata a Michele per tre anni, e di averlo lasciato un mese fa. «È stata la precarietà - sottolinea, tornando sulle motivazioni del gesto suicida - mi dite. Vorrei, mi sentirei meno colpevole. Invece continuo a guardare il cellulare con gli ultimi messaggi d'amore disperati che mi ha scritto poche ore prima di andarsene... Non posso essere sicura che avrei potuto evitare tutto questo ma forse... ringrazio sua madre che in questi giorni ha fatto di tutto per non farmi sentire in colpa, ma con me stessa - aggiunge - non riesco a fare quello che lei fa con me. Lavoro sì - prosegue Federica - ma anche passioni, emozioni, gioco, amici, allegria, sentimenti, amore. Sono queste le cose che ci devono far vivere e che ci devono spingere sempre a lottare. E se c'è un altro ragazzo che in questo momento sta pensando a un gesto estremo, gli chiedo di non smettere di lottare, di mandare un altro curriculum, di fare un altro colloquio, di mandare un altro messaggio d'amore disperato. Perché alla fine qualcuno risponde, deve rispondere - conclude - e se non risponde non fa niente». Leggi l'articolo completo su
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