Era mezzanotte, il giovane era al volante della sua Opel Zafira, procedeva in direzione di Roma. All’improvviso il primo tamponamento con una vettura che lo precedeva; il ragazzo è sceso dall’auto illeso, ma - stando a una prima ricostruzione della Stradale - sarebbe stato investito in pieno da un altro veicolo, forse un furgone, che lo seguiva. Per Daniele non c’è stato scampo. Altre tre persono sono rimaste ferite. Il ragazzo viveva a Gallicano nel Lazio con la mamma e i due fratelli.
IL DOLORE
«Per la nostra famiglia è un lutto immenso - racconta lo zio Aldo - già la scomparsa del padre, a cui la polizia ha intitolato la caserma dello Sco in via Tuscolana nella Capitale, all’epoca ci sconvolse. Ora Daniele. Mia cognata è distrutta dal dolore, non ci sono parole». Cicchetti era molto conosciuto e benvoluto. «Un ragazzo sempre allegro, generoso e con una gran voglia di vivere», dicono di lui. Due anni fa aveva indossato la divisa. «Ed era fiero di farlo in nome del padre», conclude lo zio. Leggi l'articolo completo su
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