I due, amanti, avevano una relazione burrascosa e forse lui voleva lasciarla. Il delitto è avvenuto a 30 chilometri da Roma, a Marina di San Nicola, località balneare nel comune di Ladispoli. Un delitto filmato nei suoi agghiaccianti particolari dalle telecamere installate dall'omonimo consorzio di Marina di San Nicola. I due in passato avevano avuto una relazione e recentemente avevano ripreso a sentirsi e probabilmente a vedersi. Ma forse l'uomo non era convinto di riprendere il rapporto.
Da qui il folle gesto della donna. La straniera, una casalinga, era residente a Ladispoli, mentre l'uomo viveva a Ponte Galeria, quartiere periferico della Capitale, insieme alla moglie. All'inizio la donna ha provato a negare ma poi ha confessato e ha fatto anche trovare il coltello da cucina che le era servito per uccidere il suo amante, il cui corpo è stato trovato in parte carbonizzato. Nel primo pomeriggio di ieri, la centrale operativa della compagnia di Civitavecchia è stata avvisata dai carabinieri della stazione di Ponte Galeria che avevano segnalato la possibile presenza nel comune di Ladispoli, dell'artigiano di cui era stata denunciata dalla moglie la scomparsa nella serata di mercoledì.
Verso le 16 i carabinieri hanno rintracciato il furgone dell'idraulico, un Fiat Doblò in piazzale della Lucertola a Marina di San Nicola: all'interno c'era il cadavere in parte carbonizzato e tantissimo sangue. Sono così intervenuti i carabinieri ed il medico legale, il quale ha accertato che il decesso era avvenuto per una coltellata inferta all'altezza della gola. Nel frattempo gli investigatori hanno visionato le immagini riprese dalle numerose telecamere presenti nell'area. Ed hanno accertato che il furgoncino, con a bordo un uomo e una donna, era arrivato intorno alle 17.30 del 9 marzo. Poi alle 17.45 era uscita soltanto la donna, irriconoscibile, perché aveva il volto coperto dal cappuccio di un piumino.
Contemporaneamente a bordo del furgoncino era partita una vistosa fiammata.
Leggo.it