In cima alla lista c'era un'infermiera, C.L, colpevole di essersi ribellata salvando la vita di Angela Baraggi, un’anziana ricoverata il 16 aprile 2013. Cazzaniga voleva applicare l’omonimo "Protocollo" attraverso la somministrazione dei farmaci Propofol e Midazolam, ma l’infermiera si è rifiutata promettendo che avrebbe avvisato le forze dell’ordine. "Tu sei finita, io potrei ucciderti in qualunque momento, tu qui non lavorerai mai più", le avevano detto. Secondo gli inquirenti la coppia era decisa a uccidere ancora e non progettava nessuna fuga all'estero convinta di restare impunita grazie alla cremazione dei cadaveri. Leggi l'articolo completo su
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