Per lei, come per tante persone, doveva essere un giorno come tanti. Un altro scalo, un'altra città, un nuovo volo. Aveva appuntamento con alcuni colleghi all'aeroporto di Zaventem: poco dopo si sarebbero dovuti imbarcare su un aereo della compagnia per la quale lavora da 15 anni diretto a Newark, negli Stati Uniti. Poi il tempo si è fermato.
Si trovava nella hall dello scalo quando è esploso l'inferno: dopo le deflagrazioni si è trascinata fino a quella sedia, che fino a poco tempo prima accoglieva passeggeri in partenza, e ha atteso i soccorsi. È stato in quel frangente che i suoi occhi sono diventati l'incarnazione dell'orrore dell'ennesima strage nel cuore dell'Europa messa in atto dagli uomini del Califfato.
La sua immagine rapidamente è rimbalzata sui media e poi sui social dove è stato presto lanciato l'hashtag #PrayForNidhi che è diventato un trend in poche ore.
Adesso la donna è ricoverata in uno degli ospedali di Bruxelles. «Sappiamo dove si trova – hanno confermato dalla Jet Airways - È in ospedale per ricevere le cure mediche necessarie, ma non abbiamo informazioni sulla gravità delle ferite. È un membro dell'equipaggio. Era in attesa di imbarcarsi su un volo da Bruxelles a Newark delle 10.15 ora locale».
Insieme a Nidhi è rimasto ferito un suo: Amit Motwani, anche lui di Mumbai. Notizie ancora non ufficiali dicono che avrebbe subito una lesione all'occhio e che avrebbe confermato di stare bene tramite il Safety Check di Facebook. Secondo una dichiarazione della compagnia aerea sarebbe ricoverato in ospedale. «Stiamo lavorando a stretto contatto con l'ambasciata indiana per pianificare il rientro dei nostri passeggeri da Bruxelles. I voli della Jet Airways che operano da e per Bruxelles sono cancellati».
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