In pochi minuti arrivano i carabinieri allertati dal vicepreside e la giovane si ritrova in caserma, circondata da assistenti sociali. Sara nega tutto, anche se i tagli su braccia e labbra, refertati dall'Ospedale Regina Margherita, richiamerebbero la forma della balena. E proprio il taglio sulle labbra corrisponderebbe al 14esimo giorno del percorso di morte.
Quando nei giorni scorsi i compagni le avevano chiesto conto di quelle ferite, Sara aveva risposto: "È una cosa mia, statene fuori". Le indagini, coordinate dalla procura di Torino, avrebbero portato al sequestro di pc e cellulare della giovane. E sarebbro emersi elementi che riportano al Blue Whale.
La ragazza starebbe vivendo un momento di forte disagio familiare e l'allarme dei compagni sarebbe stato provvidenziale. Che sia una bufala o meno, il gioco al suicidio del Blue Whale starebbe diventando una pericolosa attrazione per gli adolescenti più fragili.
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