Blitz in un covo ultrà della destra romana: 143 bombe carta pronte per lo stadio

Blitz in un covo ultrà della destra romana: 143 bombe carta pronte per lo stadio
A pochi passi dallo stadio Olimpico, in quella che una volta era la sede dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, i tifosi ultrà della Roma e della Lazio avevano attrezzato un vero e proprio quartier generale nel quale rifornirsi in caso di scontri e guerriglie.






Ben 143 bombe carta pronte ad esplodere sono state trovate e sequestrate dagli agenti della Digos nello stabile sul lungotevere Acqua Acetosa 27/35, dal 15 novembre scorso nuovamente occupato e chiuso all’esterno con lucchetti e catene da un gruppo di appartenenti al movimento antagonista di destra. Gli ordigni esplosivi, conservati in sacchetti di plastica, sono stati trovati 2 giorni dopo l’ultimo sgombero.



L’ex Cral Poligrafico venne infatti già occupato a marzo del 2013 da 300 militanti di destra, tra i quali ci sarebbero ultras capitolini, e ribattezzato “CampoZero”. «Uno spazio libero, sociale e popolare – spiegarono gli stessi poco dopo il blitz -. Un centro contro la crisi economica e culturale, autogestito e che riqualificheremo a nostre spese». Indagati, al momento, non ce ne sono per la detenzione del materiale esplosivo, considerato che le bombe carte, al momento al vaglio degli artificieri, sono state scoperte dopo la liberazione dell’edificio.



Appena tre giorni fa, prima del match all’Olimpico tra Lazio e Juventus, cento tifosi biancocelesti, con i volti coperti e armati di bastoni e mazze, affrontarono le forze dell’ordine in servizio di ordine pubblico nella solita area tra largo Maresciallo Diaz e Ponte Milvio. Contro gli agenti, quattro dei quali sono stati feriti, gli ultrà lanciarono sassi, bottiglie e bombe carta. Leggi l'articolo completo su
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