Dagli esami eseguiti, è emerso che la donna ha partorito nella propria abitazione e poi ucciso il neonato per «compressione cranica». Nell'abitazione, in quel momento, era presente solo la figlia di cinque anni della donna. Il marito, insieme a un altro figlio di sette anni, non era in casa. A trovare il corpicino ormai privo di vita erano stati i carabinieri, in seguito al ricovero della donna all'ospedale Maria Vittoria per una grave emorragia conseguenza del parto.
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