È stato allora che sulla porta si sono presentate quattro persone, tre zingari del locale gruppo rom e un extracomunitario. I quattro hanno chiesto al barista che gli servisse da bere. Questi ha spiegato che il bar stava per chiudere. Ma i quattro, anziché andare via, hanno insistito, nonostante lui continuasse a spiegare che era troppo tardi. Ne è iniziata una lite verbale degenerata in un'aggressione nei confronti del titolare del bar, preso a calci e a pugni.
L'uomo, cercando di sottrarsi all'aggressione, è riuscito ad afferrare il telefono cellulare e a chiamare i carabinieri. Nella colluttazione è stato lesionato anche un vetro. Quando i militari, pochi minuti dopo, sono arrivati sul posto, tre di loro si erano già allontanati, il quarto era ancora lì e ha cercato di spiegare ai carabinieri che non aveva partecipato all'aggressione. Intanto è stata chiamata anche un'ambulanza del 118 che ha trasportato il barista all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Ha riportato un trauma cranico, contusioni al collo e in altre parti del corpo. La prognosi stilata dai sanitari che lo hanno preso in cura è di dieci giorni. L'uomo è intenzionato a sporgere querela contro i suoi aggressori.
Un episodio analogo, ad Agropoli, è accaduto nella notte di Natale quando un ventiseienne, nel corso di una lite in un bar del lungomare San Marco, venne alle mani con uno zingaro che era lì assieme ad altri due amici. Il ventiseienne finì in ospedale con la frattura del setto nasale e altre ferite al volto. Leggi l'articolo completo su
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