IL FIDANZATO Le indagini al momento non tralasciano nessuna pista. Secondo quanto ricostruito fino ad ora dalla polizia, Ashley Olsen, originaria della Florida, quando è stata trovata nel pomeriggio di ieri era ormai morta da tempo, come minimo il decesso risale a 48 ore. A dare l'allarme è stato il fidanzato, un pittore quarantenne fiorentino, che non aveva sue notizie da tre giorni. Secondo quanto ha raccontato alla polizia, avrebbero litigato ma non vedendola e non riuscendo a mettersi in contatto con lei telefonicamente, si è preoccupato ed è andato all'appartamento.
PORTA CHIUSA Ma nessuno apriva la porta, così l'uomo ha chiesto alla proprietaria di casa di prendere le chiavi per andare a vedere con lui cosa fosse successo. E' così che i due hanno trovato Ashley senza vita e hanno dato l'allarme al 118, che arrivato sul posto non ha potuto far altro che constatare la morte ormai da diverse ore.
In quell'appartamento al primo piano è arrivata subito la polizia, che ha transennato la strada ed ha avviato i rilievi. Secondo i primi accertamenti degli inquirenti, la 35enne sarebbe stata strangolata, anche se sarà l'autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni a confermarlo. Oltre alle indagini della squadra mobile e della scientifica, sul posto è arrivata anche la polizia postale, che ha sequestrato il computer della vittima, su cui saranno fatti i controlli cercando di ricostruire le ultime ore della donna e gli ultimi contatti avuti prima di venire uccisa.
GLI AMICI Nel pomeriggio di ieri intanto in questura sono state ascoltate diverse persone: il fidanzato e la padrona di casa, i primi a trovare il cadavere, oltre agli amici della vittima e ai commercianti della zona ai quali è stato chiesto aiuto per ricostruire i movimenti della giovane americana.
Ashley Olsen era arrivata a Firenze alcuni anni fa per studiare e stare vicino al padre, insegnante a Firenze e appassionato d'arte. Passione che è stata trasmessa anche alla figlia che ha trovato lavoro nel mondo dell'arte come promotrice di eventi e di incontri culturali.
LA PASSIONE Ha un profilo Facebook e Instagram dove appare sorridente e solare insieme a tanti amici ed è descritta da chi l'ha conosciuta come una persona riservata. Nel quartiere dove viveva era conosciuta e veniva spesso vista in giro con il suo cane beagle, forse l'unico testimone dell'omicidio. Era fidanzata da due anni con il pittore fiorentino, anche lui descritto come tranquillo e quotato come artista.
Adesso le indagini si concentrano sul computer della vittima e sull'autopsia, dalla quale gli inquirenti cercheranno di capire a quando risalga la morte della donna. Dai primi esami esterni del cadavere sembra comunque esclusa la violenza sessuale. Leggi l'articolo completo su
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