L'accusa di turbativa d'asta riguarda i lavori di manutenzione delle gallerie della Tangenziale tra le quali quella denominata Solfatara e del manto stradale.
Su ordine del gip quattro persone sono finite ai domiciliari (tra cui i due funzionari della Società Tangenziale di Napoli Spa, Francesco Caprio e Paola Ciccarino) e una ha ricevuto la misura in carcere. Quest'ultima, l'imprenditore Antonio Piccolo, era già detenuto per la vicenda Cpl Concordia. Coinvolti nell'inchiesta anche i suoi figli, Michele e Jolanda, per i quali il gip ha disposto domiciliari con l'accusa di intestazione fittizia di beni aggravata dal metodo mafioso.
Su delega della Dda, le indagini hanno visti impegnati i carabinieri dei Ros e del Noe, diretti dai tenenti colonnello Gianluca Piasentin e Fernando Maisto.
Le vicende contestate risalgono al 2015 e riguardano opere per un importo complessivo di 1,6 milioni di euro. I due funzionari avrebbero manipolato gli atti di gara per favorire la Cogepi di Casapesenna. Nel corso dell'operazione è stato eseguito dai Ros anche un sequestro preventivo di 700mila euro.
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