Migranti, Alfano: "Hotspot galleggianti, così non fuggirà nessuno"

Angelino Alfano
Nuovi hotspot per affrontare i flussi migratori nel periodo estivo. L'Unione europea li chiede da tempo all'Italia e il ministro dell'Interno Angelino Alfano si dice pronto a soddisfare la richiesta, rilanciando la sua idea di centri di identificazione sulle navi. 


«Consentiranno di fare le operazioni di identificazione direttamente a bordo spiega il ministro - senza far fuggire nessuno». Secondo Alfano, la Commissione avrebbe dato «un parere sostanzialmente favorevole, pur evidenziando alcune criticità». Sul fatto che l'idea sia realizzabile rimangono molti dubbi. Intanto dovrebbero aprire a breve due nuovi hotspot su terra, che si aggiungeranno a quelli già operativi a Pozzallo, Lampedusa, Trapani e Taranto.

Probabilmente sarà questo uno degli argomenti che verrà affrontato domani, nella riunione dei ministri degli Interni della Ue. Più in generale si parlerà di emergenza profughi poiché con l'arrivo dell'estate si attende una crescita degli sbarchi. Il piano ricollocamenti varato dall'Europa per alleggerire Italia e Grecia dalla pressione migratoria per ora è stato un vero flop. Finora sono stati redistribuiti fra i paesi membri solo 1500 profughi, 591 dall'Italia e 909 dalla Grecia, meno dell'1%. In Grecia rimangono bloccati 46mila richiedenti asilo. Negli ultimi due mesi sono stati solo 355 i richiedenti asilo ridistribuiti, contro un obiettivo che a regime si voleva di 6mila al mese. Paesi come Croazia, Repubblica Ceca, Olanda, Polonia hanno offerto il 5% o meno delle allocazioni loro assegnate. La Germania fino ad oggi ne ha fatti solo 57 sui 27.536 previsti, Madrid 18 su 9.323. Un po' meglio hanno fatto Finlandia (259 richiedenti asilo accolti su 2.078) e Francia (499 su 19.714). Leggi l'articolo completo su
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