All'Altare della Patria, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto dagli applausi dei presenti, ha reso omaggio al Monumento del Milite Ignoto, in occasione del 72° anniversario della Liberazione. Il Capo dello Stato è atteso questa mattina poi a Carpi, dove parteciperà alla cerimonia « 25 aprile. Festa della Liberazione: tra la storia dei padri e il futuro dei figli» organizzata al teatro Comunale. Quindi Mattarella deporrà una corona al Monumento dei Caduti in Piazza dei Martiri e alla Stele che reca i nomi di 60 campi di concentramento e di sterminio nazista al Museo Monumento al Deportato nel cortile esterno di Palazzo dei Pio. Nel pomeriggio il Presidente della Repubblica visiterà l'ex campo di concentramento di Fossoli e incontrerà i protagonisti della storia «Testimoniare per il futuro».
«Oggi - senza odio né rancore, ma con partecipazione viva e convinta - ricordiamo» la Resistenza, spiega Mattarella da Carpi. «In tante famiglie italiane c'è una storia, grande o piccola, di eroismo.
«Noi ci auguriamo che si torni a celebrare insieme il 25 aprile e i rappresentati della Regione saranno ovviamente presenti a tutte le celebrazioni. Non si può tacere che tutto nasce da un fatto grave: che negli anni passati si è negato alla brigata ebraica di sventolare le proprie bandiere in un corteo. Il giorno in cui si celebra la libertà questo è un fatto sbagliato. Mi auguro che da questo 25 aprile parta una riflessione per ricomporre tutte le componenti che lottarono per ridarci questa libertà, senza furbizie e senza intolleranza nei confronti di nessuno». Lo ha detto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti a Porta San Paolo per il 25 aprile dove stamane ha deposto una corona.
«Il significato della celebrazioni» del 25 aprile «è sempre quello di tener viva la memoria. Come dimostra quello che accade tutti i giorni in Italia, gli atti di resistenza non devono cessare mai perché possiamo sempre ricadere e tornare a sfiorare quello che è stato». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi in occasione della cerimonia per il 25 aprile alle Fosse Ardeatine. «Dobbiamo ricordare e sapere ogni giorno che quello che possiamo vivere oggi è grazie a persone che hanno dato la vita e che erano anche più giovani di me. Hanno dato la vita per poterci dare tutto questo - ha affermato Raggi -. I ragazzi possono crescere con questa consapevolezza. Oggi mi dispiace aver visto poche persone (alle Fosse Ardeatine, ndr), è stato veramente triste e ci auguriamo che la scuola possa invece fare la sua parte perché c'è bisogno che gli studenti sappiano e sentano profondamente il calore del 25 aprile, della Resistenza e della Liberazione. Fanno parte della nostra storia e non possiamo perderle». Leggi l'articolo completo su
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