È soddisfatto dei risultati ottenuti finora?
«Il nostro obiettivo era quello di salire sul podio e ce l'abbiamo fatta addirittura nella prima gara in assoluto. La pole conquistata a Città del Messico ha costituito un altro risultato importante: con la Porsche 99X abbiamo dimostrato di avere una vettura competitiva, ma sappiamo di avere ancora del lavoro da fare. In sintesi: siamo più che contenti del nostro esordio nella Formula E».
Anche delle prestazioni di Neel Jani?
«Per Neel si tratta di un debutto e dobbiamo dargli tempo per adattarsi alla competizione. Vediamo come sta migliorando di gara in gara: tutti passi nella direzione giusta».
Lei crede veramente che la Formula E possa riprendere in giugno a Berlino?
«Non esiste alcuna certezza circa il momento in cui le gare potranno ricominciare. Siamo in contatto costante con gli organizzatori, ma, come dire, siamo tutti “passeggeri”. Non possiamo prevedere fino a quando durerà questa situazione».
Ha idea di quante gare si potranno ancora disputare e, soprattutto, quante crede che se ne debbano disputare per poter assegnare un qualche titolo?
«Sinceramente: dobbiamo seguire le decisioni della Fia e degli organizzatori della Formula E. Ma non c'è dubbio che in questo momento la salute della nostra scuderia, dei nostri partner, dei nostri rivali, dei nostri tifosi e di tutto il mondo abbia la priorità sulle competizioni». Leggi l'articolo completo su
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