Le protesi impediscono l’areazione del corpo, fanno effetto ventosa. In più, in caso di incidente, c’è la regola di uscire dall’ auto in 5 secondi e senza protesi riesco a uscire veloce come un gatto, le protesi sarebbero un intralcio. Quella che è stata applicata alla mia auto per questa competizione - sottolinea - è una tecnologia rivoluzionaria, che potrebbe essere il primo step per arrivare a ideare un sistema applicabile anche ad altre auto». Guardando non solo alle corse in auto ma al rapporto con l’attività sportiva, in cui Zanardi eccelle anche come atleta paraolimpico, «a me interessa partecipare al meglio: mi assale la voglia di esserci, certo anche di vincere, ma va sempre considerato che ci sono anche gli altri che si preparano con lo stesso impegno. Per me la cosa più coerente è essere contento di aver tentato un’impresa. L’atleta paraolimpico esprime più degli atleti normodotati il sacrificio compiuto per arrivare fin lì».
Quanto al mondo politico, argomenta Zanardi, «io senatore a vita? Io so fare solo queste cose, sono ignorante. In ogni mestiere ci vuole competenza, figuriamoci in politica che guarda al bene comune. Viva la competenza - conclude il pilota emiliano - valorizziamola al massimo». Leggi l'articolo completo su
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