Il percorso avrebbe dovuto essere originariamente di 331 chilometri, ma per il momento è stato accorciato di oltre una cinquantina e non è detto che la lunghezza definitiva rimanga questa. Difficile capire chi sia il vero favorito della vigilia. Il tre volte campione del mondo Sébastien Ogier ha vinto tre delle due ultime edizioni oltre ad essersi imposto nella prova inaugurale a Montecarlo, ma il finlandese Jari-Matti Latvala ha conquistato tre successi e, più in generale, i finnici hanno, per ovvie ragioni, un feeling particolare con questo Rally: dal 2000 in poi hanno primeggiato 11 volte (Rovanperä, Grönholm e Hirvonen).
Il fuoriclasse francese aveva perfino sollecitato la federazione internazionale a cancellare la gara. Parlando con i media aveva detto “non penso che si debba correre” perché “le sole strade sulle quali si può gareggiare sono in Norvegia”. “Il resto del tracciato è sullo sterrato e sarebbe totale insicuro”, naturalmente con riferimento alle gomme ed alla diversa impostazione delle vetture a seconda dei fondi stradali. Jarmo Mahonen, il direttore Rally della FIA, gli ha risposto confermando l'evento, seppur con le necessarie modifiche al tracciato, ribadendo che dietro la decisione di disputare la gara c'erano anche i team.
Dopo 6 successi di fila di Ford, da tre anni in Svezia vince Volkswagen (sempre con VW Polo R), che poi domina anche il mondiale. L'avvio di stagione sembrerebbe indicare in Hyundai la possibile rivale della scuderia tedesca, ma sbilanciarsi in pronostici è un azzardo. Il team coreano affida in questa gara anche al neozelandese Hayden Paddon la nuova i20 WRC e sarà interessante capire come si destreggerà la giovane guida, già quinta nel 2015 in Svezia.
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