L'ACI, che organizza il rally in partnership con la Regione Sardegna, ha già annunciato le novità di questa edizione, che si disputa naturalmente sullo sterrato ed è articolata su 19 speciali per un totale di 325 chilometri cronometrati. Le province coinvolte sono quelle di Sassari e Olbia-Tempio, cioè il nord dell'isola. Tra le conferme c'è Alghero come quartier generale: il parco assistenza sarà nel porto turistico, mentre sala stampa e direzione di gara saranno a Lu Qualtè.
La super speciale “notturna” del giovedì, che l'anno scorso si era disputata nella zona portuale di Cagliari, è stata trasferita nell'Ittiri Arena (dalle 18 in poi), dove i piloti si sfideranno su un anello di 2 chilometri. Il programma include l’inedito shakedown di 3,69 km a Olmedo-Monte Baranta, le nuove speciali di Tula e Sassari-Argentiera e le ritrovate cronometrate di Castelsardo e Tergu-Osilo. Venerdì si disputeranno otto prove (quattro ripetute due volte) tra il Logudoro e l’Anglona, per un totale di 102,86 km.
Nella giornata di sabato sono in calendario “solo” sei cronometrate, ma decisamente più impegnative perché i piloti gareggiano per 177,7 chilometri contro il tempo nell'area del Monte Acuto. Con i suoi 44,26 km, la “classica” del Monte Lerno è la speciale più lunga dalla competizione. Il gran finale festivo prevede 4 frazioni per complessivi 42,04 km: due passaggi sulla Cala Fulmini e due sulla nuova Sassari-Argentiera (km 6,96), che funge anche da power stage conclusivo.
L'Automobil Club d'Italia ha anticipato che il Rally sarà tra i primi appuntamenti motoristici a beneficiare della certificazione ambientale del FIA Institute: un'attestazione che riconosce l'impegno sul fronte della sostenibilità e della sicurezza. Una compromesso al rialzo con la valorizzazione sociale ed economica dello sport che implica l’identificazione di possibili rischi ambientali e la stesura di una serie di raccomandazioni sui comportamenti che gli attesi 100.000 appassionati devono tenere.
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