La Tiguan è il primo Suv ad essere basato sulla piattaforma modulare MQB – la stessa della Golf, dell’Audi A3 e di molte altre vetture del Gruppo – e uno dei suoi punti di forza è il rapporto tra le dimensioni esterne – meno di 4 metri e mezzo – e l’ampio spazio abitabile, modulabile attraverso il divano posteriore traslabile per 180 mm. Si può scegliere così di dare il massimo ai passeggeri e tenere 470 litri per i bagagli, spingerlo in avanti per avere 615 litri, oppure abbatterlo ed arrivare a ben 1.655 litri con il comfort del portellone elettrico che si apre e chiude con un movimento del piede. Al vertice della categoria la tecnologia per comfort, connettività e sicurezza.
Si possono infatti avere il climatizzatore trizona, la strumentazione Active Info Display interamente digitale su schermo da 12,3 pollici e l’head-up display, le luci e i fari a Led e l’impianto Dynaudio da 400 Watt. Ampia anche la possibilità di personalizzazione estetica, di allestimento e anche tecnica con diversi pacchetti R-Line, se si vuole una Tiguan sportiva e aggressiva, o Offroad che ne esalta viceversa il lato fuoristradistico.
Lo schermo da 8 pollici dei sistemi infotelematici specchia tutti i dispositivi esterni grazie a MirrorLink, Android Auto e CarPlay, inoltre ospita il sistema di visione perimetrico con 4 telecamere, permette di richiamare sullo smartphone (ricaricabile ad induzione) alcune informazioni della vettura a distanza e offre i servizi Guide&Inform, gratuiti per 36 mesi. La sicurezza è già stata certificata con le 5 stelle EuroNCAP, grazie non solo alle doti di resistenza e protezione della scocca, ai 7 airbag e alla frenata anti collisione multipla, ma anche per la frenata autonoma in città che rileva anche i pedoni e, in caso di urto, ne riduce le conseguenze sollevando il cofano di 50 mm in 22 ms.
Ci sono anche l’avviso per la fatica del guidatore e il lane assist che, con il cruise control adattativo e il cambio automatico, diventa anche assistenza per la guida in colonna tenendo la vettura all’interno della corsia e regolando la velocità fino all’arresto per poi governare la ripartenza. In caso di pericolo e di mancato intervento del guidatore, questo arsenale di sensori e attuatori si trasforma nell’Emergency Assist, un angelo custode che provvede ad arrestare in autonomia e sicurezza il veicolo, mantenendolo all’interno della corsia e avviando l’hazard.
Il diesel 1,6 litri si distingue per l’erogazione, grazie ad una coppia di 280 Nm che inizia a 1.700 giri/min e si mantiene costante fino a 2.900 dove arriva la potenza massima di 115 cv, disponibile poi fino a 4.000 giri/min. Questo vuol dire una guida sciolta, grazie anche ad un cambio dolce e preciso, ma soprattutto comfort e sicurezza, grazie anche ad un’ottima tenuta di strada. Buone le prestazioni (185 km/h, 0-100 km/h in 10,9 s.) e ridotti i consumi (4,8 litri/100 km pari a 125 g/km di CO2). Se però c’è bisogno di più cavalli o di cambio automatico e di trazione integrale, si può scegliere tra gli altri motori in gamma: a benzina da 1,4 litri (125 cv o 150 cv) o 2 litri da 180 cv; a gasolio da 2 litri con 150 cv, 190 cv o il formidabile biturbo da 240 cv (228 km/h, 0-100 km/h in 6,5 s). Tutti i motori diesel, compreso il più piccolo, hanno il sistema SCR per eliminare i NOx allo scarico. Il listino parte da 27.850 euro e prevede tre allestimenti Style, Business ed Executive, ma la 1.6 TDI è disponibile solo con i primi due e per portarla via ci vogliono almeno 29.000 euro.
Leggo.it