Tra le tante operazioni volute da Piech, l’acquisizione di Ducati. Il Dieselgate ha contributo alla rapida uscita di Piech da Volkswagen. «Ferdinand Piech ha fatto la storia dell’industria automobilistica - come manager appassionato, genio ingegneristico e visionario uomo d’affari». Lo ha affermato Hans Dieter Poetsch, presidente del Consiglio di vigilanza di Volkswagen, ricordando l’ex patriarca della Volkswagen Ferdinand Piech, scomparso ieri. Herbert Diess, amministratore delegato della Volkswagen, ha descritto Piech come «coraggioso, risoluto e tecnicamente brillante». «In particolare, Ferdinand Piech ha portato la qualità e la perfezione fino al minimo dettaglio nella costruzione di automobili, e questo è profondamente radicato nel Dna di Volkswagen», ha aggiunto Diess. Piech è stato amministratore delegato della Volkswagen dal 1993 al 2002 e si deve a lui il merito di aver fatto diventare Volkswagen il più grande produttore di automobili d’Europa.
In commemorazione della sua morte, gli stabilimenti Volkswagen in tutto il paese hanno sventolato bandiere a mezz’asta. «Siamo in lutto con la famiglia di Ferdinand K Piech, lo straordinario ingegnere e manager, lo stratega e semplicemente l’appassionato di automobili che è stato per tutta la vita», ha sottolineato Wolfang Porsche, capo del consiglio di sorveglianza della casa madre di Volkswagen, Porsche. Molti politici sono intervenuti anche per commemorare Piech. L’ex cancelliere tedesco Gehard Schroeder ha sottolineato che Piech «ha plasmato l’industria automobilistica globale per diversi decenni». Stephan Weil, premier dello stato della Bassa Sassonia, ha definito Piech «uno dei più grandi leader commerciali della storia della Germania». In Bassa Sassonia è situata la sede centrale di Volkswagen. Leggi l'articolo completo su
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