Secondo questa impostazione che guarda con attenzione allo sviluppo della sharting economy, un domani il volante potrebbe essere l’unica parte di proprietà delle vetture. Il comando dotato di intelligenza artificiale (AI) ad attivazione vocale, sarà in grado di eseguire centinaia di compiti. «Sayer potrà segnalare l’adesione del suo proprietario all’on-demand service club, che tra i vari servizi - chiarisce la Casa britannica - offre la possibilità di condividere l’auto con altri utenti della comunità. Dovremo immaginare un futuro caratterizzato da veicoli autonomi, elettrici e sempre connessi, in cui non possederemo più solamente una vettura ma potremo usufruire di un veicolo a nostra scelta, dove e quando ne abbiamo bisogno».
Proprio la sua «intelligenza» lo trasformerà in un vero e proprio assistente dell’automobilista: ci ricorderà appuntamenti e riunioni, imposterà automaticamente sveglie e allarmi per permetterci di parteciparvi, tenendo conto anche della situazione del traffico: «calcolerà la sveglia per il giorno successivo, l’arrivo in modo autonomo di una vettura direttamente a casa e indicherà anche le parti più godibili del tragitto». All’evento in programma nella capitale britannica, presso il Central Saint Martins College of Art and Design, viene esplorato il ruolo positivo della tecnologia nel processo di trasformazione dell’industria automobilistica e non solo.
La kermesse, aperta al pubblico da venerdì 8 a domenica 10 settembre, avrà proprio nella show car del Giaguaro, con il suo particolarissimo volante, una delle principali protagoniste. «Sayer - conclude la Casa - è una creazione artistica splendidamente scolpita che deve il suo nome a Malcolm Sayer, uno dei più illustri designer della storia Jaguar, che ha lavorato per il brand britannico tra il 1951 e il 1970. Questo innovativo dispositivo vivrà nelle case dei proprietari e sarà il compagno di fiducia di ogni guidatore».
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