L’edizione 2019 svoltasi nel weekend scorso tra Villa d’Este e Villa Erba ha celebrato dunque il ventennale della presenza del marchio bavarese al vertice di quest’evento giunto alla 90ma edizione. Tutto ebbe inizio, infatti, nel settembre del 1929, quando si svolse il primo concorso, all’epoca dedicato alle auto nuove. Appena due mesi prima, il 9 luglio, era nata la prima BMW della storia, la piccola 3/15 PS TYP DA 2, per l’occasione esposta in una mostra allestita assieme ad altri esemplari rarissimi. Tra questi, anche la splendida BMW 507 appartenuta a Elvis Presley. L’appartenenza a personaggi celebri è uno dei valori aggiunti tenuti in considerazione dai collezionisti. E infatti a Villa d’Este s’è vista anche un’Aston Martin V8 Vantage del 1985 appartenuta a Elton John, mentre si sono contese il premio “Musical Star’s Cars” una Miura 400 S e una Bizzarrini GT Strada un tempo intestate a Little Tony, l’”Elvis italiano” (l’ha spuntata la Miura). A vario titolo hanno ricevuto menzioni d’onore auto di varie marche, tra le quali spicca la Ferrari 275 GTB Competizione, premiata per il miglior sound, in perfetta sintonia con il tema della manifestazione, “The simphony of engines”, la sinfonia dei motori. Ma i premi più prestigiosi sono andati a un’Alfa Romeo, a una Lancia e a un’altra Lamborghini: un trionfo per il Made in Italy d’epoca. L’Alfa 8C 2900 B del 1937, di proprietà dell’americano David Sydorick, s’è aggiudicata sia la Coppa d’Oro destinata all’auto più votata nel referendum pubblico di Villa d’Este, sia – soprattutto - il titolo di Best of Show assegnato dalla giuria di esperti presieduta da Lorenzo Ramaciotti. Costruita in 5 esemplari (su 30) dalla carrozzeria Touring Superleggera, quest’auto è stata presentatacon una credenziale d’indiscutibile prestigio: il titolo di Best of Show già vinto nel 2018 a Pebble Beach. Stile a parte, vanta il meglio della tecnologia dell’epoca: adotta sospensioni indipendenti e monta un 8 cilindri da 180 cv in lega leggera, doppio albero a camme e doppio compressore.
Non meno prestigiosa la Lancia Astura IV Serie del 1938, che ha vinto il Trofeo BMW per aver totalizzato il maggior numero di preferenze nel referendum pubblico di Villa Erba. Cabriolet a 4 posti di straordinaria eleganza, fu disegnata da Pinin Farina a cavallo della seconda guerra mondiale. La sezione dedicata al voto dei più giovani (Trofeo BMW Ragazzi) ha premiato la Lamborghini Marzal. Presentata da Bertone nel 1967, questa Lambo dall’aspetto spaziale prefigurava una supercar a 4 posti con portiere ad ali di gabbiano. BMW ha tenuto a sottolineare che “questo trofeo premia ancora una volta il genio avveniristico dell’allora capo progettista della carrozzeria Bertone, Marcello Gandini”. Un nome, quello del designer italiano, particolarmente caro ai bavaresi, che infatti gli hanno reso omaggio riportando in vita il prototipo scomparso da decenni della BMW 2002 Ti Garmisch, concept firmato da Gandini nel 1970, che non ebbe seguito produttivo ma ha influito sugli stilemi tipici della marca di Monaco.
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