Le dichiarazioni di Rossi dopo l'ufficializzazione della firma certificano la soddisfazione di un campione ormai eterno: «Sono molto contento di annunciare di avere esteso il mio contratto con Yamaha e che continueremo a lavorare insieme in MotoGP per i prossimi due anni. Sono molto soddisfatto di questa decisione perché è sempre stato nei miei piani gareggiare finché fossi stato competitivo e, allo stesso tempo, mi fossi divertito. Da quando sono tornato in Yamaha nel 2013, mi sono sentito come a casa e lo si è visto dai risultati. Mi piace molto lavorare con i miei ragazzi e tutto il resto del team Movistar Yamaha. Il loro sostegno nei mie confronti non ha conosciuto limiti e voglio ringraziarli sinceramente per questo. Mi sento molto motivato a continuare a guidare la mia M1 per i migliori risultati possibile, sia quest’anno che nelle prossime due stagioni».
Effetto domino.
Chiaro ora che la scelta della casa di Iwata porta con se una ulteriore serie di movimenti a catena. Il campione del mondo e compagno di scuderia di Rossi, Jorge Lorenzo ora punterà diretto verso Ducati, da cui ha ricevuto in un pasasto recente insistenti offerte a cui è forse venuto il momento di cedere. Voci insistenti vogliono l'accordo già concluso, e potrebbe essere questione addirittura di ore. Ad affiancare Valentino in questa nuova ed ennesima avventura in Yamaha due nomi papabili come sustituto di Lorenzo. Andrea Iannone, proveniente proprio da Ducati, e il talento Maverick Vinales, attualmente in Suzuki, per il quale Rossi non ha mancato di elogi fuori dalle sue abitudini.
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