Michele Crisci è stato riconfermato per la terza volta presidente dell’Unrae, l’associazione che rappresenta le Case automobilistiche estere operanti sul mercato italiano. La scelta di Crisci, presidente e amministratore delegato di Volvo Car Italia, è una scelta di continuità: la sua prima elezione al vertice di Unrae risale al 2017. «La gestione della transizione tecnologica è il nostro primo obiettivo - dichiara - e proseguiremo nell’interlocuzione con il governo. Abbiamo alle spalle due anni complicatissimi, segnati da covid, crisi dei chip e ora la guerra. Ciononostante - prosegue - dobbiamo guardare al futuro con ottimismo e fiducia. Ricordando che l’automotive - conclude - non è un comparto a se stante, ma è un volano che fa girare numerosi settori dell’economia». Nel suo discorso di insediamento, Crisci - che rimarrà in carica per il triennio 2022-2025 - ha indicato le varie direttrici lungo le quali si muoverà l’Associazione. «Il settore automotive sta percorrendo in questi anni un cammino molto impegnativo verso il futuro, attraverso una trasformazione radicale con ingenti investimenti - da parte dei Costruttori - sulle nuove tecnologie ambientalmente sostenibili.
L’Unrae - ha detto - dovrà essere protagonista di questa nuova fase, svolgendo un ruolo guida, per continuare a garantire la salute di un settore indispensabile alla crescita economica del nostro Paese.
È fondamentale che i fondi siano indirizzati ad accompagnare la transizione energetica, senza imposizioni dogmatiche e senza sacrificare la neutralità tecnologica, accelerando il ricambio del parco veicolare circolante per ridurre l’impatto ambientale della mobilità. Con questi impegni che il mondo dell’automotive ha di fronte - ha concluso il presidente dell’Unrae - è quanto mai opportuno che tutte le Associazioni della filiera trovino momenti di collaborazione verso obiettivi comuni, lavorando in modo convergente per raggiungere un traguardo che rappresenti gli interessi di tutto il settore».
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