Secondo i vertici di Unrae e Federauto, che durante l’emergenza sanitaria hanno portato avanti congiuntamente l’azione di advocacy e confronto con la politica, in questa fase di depressione del consumo «è fondamentale continuare a stimolare la domanda di tutto il mercato, puntando alla sostituzione del parco circolante, il più vetusto d’Europa, anche con l’usato di ultima generazione a partire dagli Euro6 - ha sottolineato Crisci -. Questo darebbe il via ad una fase di transizione incrementale verso l’orizzonte dell’elettrico con soluzioni di mobilità sempre meno clima-alteranti». «Siamo fiduciosi che gli incentivi saranno garantiti anche per i prossimi mesi di ottobre e novembre - ha aggiunto De Stefani Cosentino -, mettendo a disposizione i 100 milioni di euro non ancora utilizzati dei 500 milioni inizialmente stanziati. Per dare ossigeno al comparto e non generare distorsioni di mercato, è importante che gli incentivi non siano divisi per fasce: il diesel di oggi - ha concluso - presenta emissioni fino a 35 volte inferiori rispetto alle auto prodotte venti o trent’anni fa». Leggi l'articolo completo su
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