Eppure la Techetaah non può vantare un vantaggio tecnico effettivo visto che sfrutta il powertrain Renault, ma è evidentemente ben preparata dal team e condotta da due piloti molto forti i cui curriculum sono però estremamente diversi Vergne è infatti un “veterano” della Formula E dove è approdato nel 2014 dopo 3 anni in Toro Rosso (2012-2014) proprio mentre diventava collaudatore della Ferrari. André Lotterer è invece tedesco, ma ha anche passaporto belga e vive in Giappone dove per anni ha corso il campionato Super GT giapponese prima di passare all’endurance con Audi, casa con la quale in 6 stagioni ha vinto 3 edizioni della 24 Ore di Le Mans (2011, 2012 e 2014) e un titolo del WEC (2012).
Sono molti i piloti della Formula E che vengono dalle gare di durata per la loro esperienza nella gestione dell’energia, ma stavolta Vergne è stato superiore al compagno proprio in questo aspetto mantenendo nella propria batteria una quantità d’energia costantemente superiore ai propri inseguitori e allo stesso Lotterer, tanto che quest’ultimo ha tagliato il traguardo con l’1% mentre Vergne aveva ancora il 6%. Ulteriore dato che conferma il valore di Vergne e lo candida come uno dei più seri pretendenti al titolo.
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