Ucraina, case auto giapponesi evacuano dipendenti dalla Russia. Seguono linee guida governo Tokyo dopo chiusura impianti

Un operaio di una casa auto

 TOKYO - I principali costruttori auto giapponesi, tra cui Toyota, hanno chiesto ai propri dipendenti in Russia di lasciare il Paese, per garantire la loro sicurezza mentre continua a preoccupare l’evolversi del conflitto in Ucraina. Dopo aver sospeso le operazioni nello stabilimento di San Pietroburgo, lo scorso venerdì, la prima casa auto mondiale ha reso noto che intende evacuare trenta lavoratori insieme a 20 loro familiari, in ottemperanza alle linee guida emanate dal governo di Tokyo, e la situazione attuale di difficoltà nell’approvvigionamento dei ricambi da parte delle filiali locali. Altre aziende delle quattro ruote, come Mitsubishi, Nissan e Subaru si stanno muovendo nella stessa direzione. Secondo la società di indagine Teikoku Databank, in Russia in febbraio operavano circa 347 compagnie giapponesi, il 45% delle quali sono costruttori auto e aziende dell’indotto.

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