“Guidare finalmente l'auto è stata un'emozione particolare”, ha dichiarato prima di complimentarsi con il team per la messa a punto. “Siamo sorpresi di quanto se la cavi bene – ha aggiunto – La vettura trasmette sensazioni molto, molto buone”. La prima Toyota Yaris WRC è stata assemblata presso la sede di Toyota Motorsport GmbH (TMG) a Colonia, in Germania, mentre per la seconda Mäkinen dovrà pazientare ancora qualche settimana, prima di poterla guidare, a quanto pare in Francia.
Quello che ancora manca a Toyota sono i piloti: per il momento non ha ancora messo sotto contratto alcuna guida, anche gli obiettivi sono ambiziosi perché era stato fatto riferimento a leggende come Sébastien Loeb (che ha rifiutato l'ingaggio) e Petter Solberg. Annunciando il suo rientro, Toyota aveva anche manifestato l'intenzione di poter contribuire a “creare nuove stelle del volante con il programma Junior Development”. Eric Camilli (attualmente al volante di una Ford Fiesta RS della M-Sport) era stato fra i primi a collaudare Yaris WRC e con lui anche Stéphane Sarrazin, sotto contratto con Toyota nel WEC e impegnato anche in Formula E. Il 34enne Hänninen sembra destinato a pilotare una delle due auto, mentre per l'altra si parla di Mikko Hirvonen.
Con Yaris, Toyota rientra nel mondiale a 18 anni di distanza dal proprio ultimo rally, che risale al 1999: in quasi 30 anni la casa giapponese ha vinto 43 prove, conquistando 149 podi, 4 titoli piloti e 3 costruttori. La compatta da corsa monterà come da regolamento un motore benzina a quattro cilindri da 1.6 litri da 300 cavalli con una coppia di 420 Nm. L'auto misura 3,91 metri di lunghezza e 1,82 di larghezza.
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