Nella conferenza stampa che ha seguito la presentazione dei risultati, l’azienda ha aggiunto che guarda con cautela all’impatto del coronavirus sulle attività in Cina, e le forniture necessarie ai diversi comparti di produzione. «Stiamo valutando che tipo di ripercussioni ci saranno sul mercato dell’indotto e come influenzeranno gli altri mercati in cui operiamo», ha detto il direttore operativo Masayoshi Shirayanagi. La scorsa settimana la prima casa auto nipponica aveva annunciato di aver posticipato la riapertura di quattro impianti in Cina fino all’inizio della prossima settimana, dalla prevista data di inizio febbraio, ottemperando alle richieste delle autorità locali. Toyota ha detto inoltre di aspettarsi un tasso di cambio dollaro-yen per tra 108 e 121 per l’intero 2020 e di attendersi di vendere 10,73 milioni di autoveicoli a livello globale per l’esercizio che si conclude al 31 marzo, rispetto ai 10,60 milioni dell’anno fiscale 2018. Leggi l'articolo completo su
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