A distanza di tre anni da quel GP di Shanghai, Kvyat è tornato sul podio, nuovamente sul terzo gradino. Il team Junior di Dieter Mateschitz, diretto da Franz Tost, non faceva suo un risultato così squillante da quando Sebastian Vettel colse a Monza la prima storica vittoria: era il 2008, una vita fa. Kvyat a fine gara ha informato il mondo che la notte tra sabato e domenica, la sua compagna Kelly Piquet ha dato alla luce la loro prima figlia: “Non ho voluto dire nulla per non perdere la concentrazione, ma ora posso svelarlo”. Non si è saputo dove la piccola sia nata e se lui sia riuscito a fare una toccata e fuga per vederla. Fatto sta che Daniil si è divertito nel dire: “Hanno sempre raccontato che quando nasce un figlio un pilota perde qualche decimo di secondo, a me oggi ne ha invece aggiunti”. E sì, non si può dire il contrario. E questa volta, Marko non lo chiamerà per comunicargli cattive notizie...
Va anche rimarcata la bella prestazione di Alexander Albon, sesto all’arrivo nella sua prima gara col bagnato. Il rookie anglo-thailandese ha rischiato una penalità quando per difendersi da un attacco di Pierre Gasly nei giri finali, si è spostato repentinamente dalla parte del francese il quale non è riuscito a evitare l’impatto danneggiando il muso e la gomma anteriore sinistra. Una manovra dura quella di Albon, ma che i commissari sportivi (presente l’ex F.1 Derek Warwick, impeccabile nel consigliare tutte le scelte prese durante la gara) hanno ritenuto di non penalizzare. Per Albon la sesta posizione è la migliore conseguita nel 2019. La Toro Rosso, che in 10 gare aveva accumulato 19 punti, in una sola corsa ne ha presi 23 volando a quota 42 punti e al quinto posto nella classifica costruttori. Una giornata indimenticabile.
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