La Securities and Exchange Commission lo ha costretto a lasciare la presidenza del cda del gruppo, a versare personalmente 20 milioni di dollari di multa e a mettere sotto controllo i suoi tweet dopo quelli del 7 agosto scorso cui cui parlò di un delisting di Tesla mai realizzato. Per la Sec, Musk aveva fuorviato gli investitori. Lui ha detto: «Voglio essere chiaro. Non rispetto la Sec». In merito al suo comportamento irriverente, lui ha affermato: «Nessuno è perfetto». Pur ammettendo di essere stato «un pò impulsivo», Musk ha spiegato che «sono semplicemente me stesso. Di sicuro ero decisamente sotto stress ma il sistema sarebbe fallito se non avessi lavorato con ritmi insani».
Il Ceo di Tesla ha poi negato di fumare cannabis (sollevò le polemiche dopo avere fumato uno spinello durante un podcast in Usa offerto dal conduttore). E citando la libertà di parola ha detto che i suoi tweet non sono controllati da nessuno prima della loro pubblicazione, a meno che non abbiamo a che fare con le sorti di Tesla. Leggi l'articolo completo su
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