Inoltre, la società ritiene di aver dimostrato la capacità del nuovo impianto «di poter produrre fino a 3mila unità alla settimana». La presenza in Cina è cruciale per lo sviluppo di Tesla, considerando che il Paese asiatico è il primo mercato al mondo di vetture elettriche. Inoltre, produrre sul posto, consente a Tesla di evitare i dazi. Alla società è stato anche permesso di non aver un socio locale - cosa che tradizionalmente Pechino impone alle imprese straniere - così Tesla controlla al 100% lo stabilimento aperto a Shanghai.
La Cina ha promesso di esonerare il Model 3 di Tesla da una tassa sul settore auto e ha accordato un incentivo fino a 25mila yuan per l’acquisto di veicoli Tesla prodotti sul posto. Da ricordare che le ambizioni di Musk comprendono anche l’Europa. L’imprenditore ha infatti annunciato la nascita di uno stabilimento produttivo a Berlino per la produzione del Model Y che dovrebbe vedere la luce nel 2020. L’impianto tedesco dovrebbe entrare in funzione nel 2021. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it