Indiscrezioni che arrivano dall'India, dove Tata ha anche annunciato la propria strategia per i veicoli passeggeri e ufficializzato l'obiettivo di entrare nella Top 3 del paese entro il 2019, dicono che la prima auto a marchio Tamo (acronimo di Tata Mobility) dovrebbe montare sotto il cofano un motore turbo benzina da 1.2 litri e 182 cavalli. E anche che al suo sviluppo avrebbe collaborato il designer italiano Marcello Gandini. Con i suoi ipotizzati 800 chilogrammi, la due posti dovrebbe essere un “peso piuma”
Con Tamo, Tata lancia una nuova offensiva, non solo di prodotto. Dal 2008 controlla Jaguar Land Rover e grazie al trasferimento di conoscenze e tecnologico punta ad economie di scala a livello globale. Non a caso ha come obiettivo anche quello di offrire “7-8 varianti di prodotto da due piattaforme” anche per coprire il maggior numero possibile di segmenti di mercato.
Futuro, il nome ipotizzato per la due posti indiana, potrebbe debuttare nel 2018 e dovrebbe venire prodotta in 250 esemplari, a conferma che, almeno all'inizio, i volumi saranno bassi. Nei piani di Tata, Tamo è destinato ad essere un “incubatore di innovazioni tecnologiche, modelli di business e collaborazioni per definire soluzioni di mobilità del futuro”.
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