La partenza è avvenuta con venti leggeri e nelle prime fasi di regata le condizioni meteo hanno penalizzato la barca italiana. Ne hanno tratto vantaggio, invece, i due trimarani americani Phaedo3 e MightyMerloe, scappati in testa. Soldini ha confidato negli alisei per “prendere il volo” con la sua barca, che in condizioni di vento forte può raggiungere velocità straordinarie. E in effetti così è stato. Il distacco è stato notevolmente ridotto e tutto lasciava pensare ad un finale in crescendo del multiscafo italiano.
Ma un imprevisto ha rimesso tutto in discussione. Maserati ha urtato infatti un oggetto galleggiante non identificato che ha distrutto il timone destro. Soldini e i suoi uomini hanno dovuto dunque fare affidamento solo sul timone centrale per governare la barca: un handicap non indifferente, che tuttavia non ha scoraggiato l’equipaggio italo-spagnolo, tanto che in alcune fasi Maserati ha raggiunto punte di velocità di 30 nodi.
Alle 12 ora italiana della mattina del 10 luglio (le 24 del 9 luglio alle Hawaii), Maserati Multi70 stava navigando su una rotta a Nord Ovest (300 gradi) a 27,8 nodi di velocità con 423,5 miglia ancora da percorrere fino all’arrivo a Diamond Head, di fronte a Honolulu. Gli avversari Phaedo3 e Mighty Merloe si trovavano invece, rispettivamente, a 384,2 e 376,4 miglia dall’arrivo.
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