In base ai risultati rilevati, può interagire con i vari sistemi di sicurezza dell'auto, in modo che questi adattino di conseguenza la propria risposta. Inoltre può avvisare il conducente in caso di eccessiva stanchezza, distrazione o stress, consigliando un'eventuale pausa. Si tratta della prima applicazione del genere che non fa ricorso né a sensori sul volante, né nei sedili, né a rilevatori biometrici che richiedono il contatto con il pilota. Il monitoraggio avviene grazie a una telecamera installata nell'abitacolo che, tra l'altro, può anche verificare la presenza a bordo di eventuali passeggeri: l'occhio viene inquadrato costantemente, un algoritmo analizza i riflessi della pupilla e combina questi dati con quelli sulla sua dilatazione e sul suo movimento. Leggi l'articolo completo su
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