Questo prototipo - chiamato Ateca Smart City Car - è in grado a sua volta di raccogliere informazioni dall’ambiente circostante utilizzando sensori di monitoraggio e condividere con altri utenti tramite Parkfinder, un’applicazione sviluppata da Seat e da Carnet - il polo di ricerca e innovazione istituito a Barcellona - e in collaborazione con il consiglio municipale di Barcellona e Cellnex Telecom. La Seat Ateca Smart City Car consente tre possibili configurazioni: vicino a casa, vicino al lavoro e una terza personalizzata. Per ciascuno di questi profili, l’utente può organizzare preferenze in base alla distanza, il prezzo del parcheggio e la probabilità di trovare un posto libero più rapidamente. Il sistema include inoltre altre funzioni come “Trova la mia auto” che mostra sulla mappa dove l’ auto è parcheggiata e “Last Mile Routing” che visualizza il tracciato da percorrere a piedi fino alla destinazione finale.
Un’applicazione su vasta scala di quanto presente sperimentalmente nella Ateca Smart City Car potrebbe dare un importante contributo alla riduzione degli ingorghi urbani: «Quasi il 30% del traffico nelle principali città europee - ha detto Fabian Simmer, responsabile dell’area digitale di Seat - coinvolge guidtaori alla ricerca del posto dove parcheggiare. Ateca Smart City Car con Parkfinder visualizzano il percorso più conveniente da seguire per ridurre questi tempi, con una conseguente riduzione delle emissioni, del rumore e della congestione del traffico in città». Nella prima giornata del congresso, il presidente di Seat Luca de Meo e l’architetto e ingegnere italiano Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab al Massachusetts Institute of Technology (MIT) si confronteranno sulle diverse sfide legate alla mobilità urbana compresa la nuova cultura della condivisione, in un incontro dal titolo “Il futuro della mobilità urbana”.
Leggi l'articolo completo su
Leggo.it