L'Unione nazionale dei consumatori calcola un risparmio nel giro di un mese di circa 3 euro a pieno, sia per le auto a benzina che per quelle a diesel, ma allo stesso tempo denuncia la "doppia velocità" che i prezzi mostrano in salita, tradizionalmente rapidissima, e in discesa, ritenuta invece molto più lenta. Sulla stessa linea il Codacons che paragona il crollo del 74% delle quotazioni del barile con il -11/12% dei carburanti sulla rete. Entrambe le associazioni puntano però il dito sul peso delle tasse, principale componente del prezzo finale, che - al di là della volontà delle compagnie - lascia in realtà pochi margini per gli aggiustamenti al ribasso.
Su 1.362 euro al litro della benzina l'accisa pesa infatti 0,728 euro e l'Iva 0,245 euro, per un totale di quasi un euro al litro pari a circa il 71% del prezzo finale. E lo stesso vale per il gasolio, che risente del peso delle tasse per il 63%.
Gli automobilisti in movimento dovranno comunque affrettarsi a fare rifornimento. Dalle 22.00 del 12 maggio sono chiusi per 48 ore gli impianti autostradali dei gestori aderenti a Fegica-Cisl e Figisc Confcommercio. Le associazioni denunciano la drammaticità della situazione determinata dal coronavirus e giudicano "davvero incomprensibile l'atteggiamento indifferente e sordo del Governo, rispetto ad impegni rimasti lettera morta, assunti all'interno di un tavolo negoziale che non si riunisce colpevolmente da oltre un mese. In assenza di un cambiamento di rotta - preannunciano - la protesta e le chiusure per sciopero sono destinate ad estendersi nelle prossime settimane anche al resto della rete distributiva". Leggi l'articolo completo su
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