Vergne si è lamentato a fine gara della strategia, ma archivia la prima prova con 23 punti: i 20 della piazza d'onore ed i 3 della pole. Il tedesco Nick Heidfeld (Mahindra) ha solo sfiorato la seconda piazza, perché il francese non gli ha praticamente mai lasciato spazio per passare. L'ePrix di apertura del nuovo campionato di Formula E è stato ricco di emozioni. A cominciare dalla doppia partenza. Poco dopo la prima, l'esordente André Lotterer è finito contro una protezione creando un “trenino” di monoposto ferme. Il secondo via è avvenuto dietro la safety car con Oliver Turvey (Nio) già avanzato di quattro posizioni (terzo) e l'italiano Luca Filippi di tre (dodicesimo). Jerome D'Ambrosio (Dragon) è rimasto fermo al sesto giro.
Poi i problemi sono toccati a Lucas di Grassi (Audi Sport Abt) che ha provato un cambio macchina anticipato che non ha fruttato risultati: era partito sesto, è arrivato 18°. Sébastien Buemi (nono in griglia, dodicesimo in classifica) è rimasto fermo per qualche secondo nel circuito perdendo posizioni. Il tedesco Maro Engl (Venturi) è fra i grandi delusi: aveva chiuso quarto, ma i commissari lo hanno penalizzato per l'uso eccessivo di potenza. Alla fine è risultato 13° per via del declassamento di Felix Rosenqvist (Mahindra), che aveva chiuso settimo.
Dopo una stagione decisamente opaca, Nelson Piquet jr ha guidato la Jaguar ai piedi del podio, quarto, tallonato da Daniel Abt, il tedesco dell'Audi Sport che dopo il cambio macchina era scivolato di parecchie posizioni. Il portoghese Antonio Felix da Costa ha portato la Andretti in sesta posizione. Due debuttanti sono andati a punti: l'elvetico con passaporto italiano Edoardo Mortara (Venturi), si è classificato settimo regalando una soddisfazione a Mercedes che lo ha “spinto” ed il piemontese Filippi decimo grazie ai declassamenti di Engel e Rosenqvist. DS Virgin ha festeggiato anche il piazzamento di Alex Lynn nel 10 (ottavo), per la prima volta a punti gara, la Renault e.Dams si consola (poco) con la nona posizione di Nicolas Prost. Domani si replica. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it