F1, Sainz lancia l'allarme: «Quando torneremo in pista, il collo sarà il punto debole per tutti»

Carlos Sainz si allena nella sua casa di Madrid
Per ora giocano e si divertono con le gare al simulatore di casa: Formula 1, Turismo, Indycar e tutto quel che passa il convento del sim racing. I piloti del Mondiale trascorrono le giornate così, per vincere la noia del lockdown, e poi si allenano per cercare di presentarsi in forma in vista della partenza del campionato prevista il 5 luglio al Red Bull Ring di Spielberg, in Austria. Carlos Sainz però, pilota McLaren, ha lanciato l'allarme su quello che sarà per tutti il principale problema: la resistenza del collo. L'ultima volta che i piloti di F1 sono saliti sulle loro monoposto è stato in febbraio, in occasione dei test collettivi di Barcellona.


Quando riprenderanno in mano un volante vero, saranno trascorsi cinque mesi, un periodo lunghissimo di inattività, mai registrato in precedenza: "Sicuramente il collo subirà il maggior sforzo. Non importa quanto ci alleniamo duramente a casa perché è impossibile generare le forze G che si verificano mentre si guida una monoposto di F1", ha spiegato Carlos. Ed ha aggiunto: "Il primo circuito per ora in calendario è quello di Spielberg, non è una delle piste più difficili da questo punto di vista, ma faremo comunque tutti fatica con il collo. Sarà una sfida molto dura perché vi sono curve veloci e soffriremo non poco. Sono certo che se la prima corsa fosse stata programmata all'Hungaroring di Budapest o a Singapore, molti di noi piloti sarebbero crollati al termine del Gran Premio. La gente non può immaginare lo stress che il corpo subisce durante una gara di F1 e l'unico modo per trovare la forma necessaria è guidare le nostre monoposto". Leggi l'articolo completo su
Leggo.it