Una questione di cavilli tecnici , certo, ma che gettano ombre sinistre di combine su tutto il campionato del mondo 2015, e di sicuro sul finale targato Jorge Lorenzo. Come noto, il tribunale arbitrale di Losanna non ha accolto il ricorso di Valentino Rossi che avrebbe annullato la squalifica poi subita a Valencia. Nell'ultima gara del mondiale il campione di Tavullia è stato costretto a partire ultimo, ma in sede legale, Valentino Rossi non ha potuto difendersi da un comportamento provocatorio di Marquez. Con la sua telemetria a disposizione, avrebbe invece potuto facilmente dimostrare il fattoche lo spagnolo semplicemente non sfruttava la potenza della sua moto per superare il pesarese, ma piuttosto accelerava il giusto per tenersi a stretto contatto, per provocarne una caduta o una reazione. Un comportamento intuito chiaramente, quello del pilota Honda, ma che se provato tecnicamente avrebbe potuto portare ad attenuare la squalifica di Rossi o a produrne una ulteriore per Marquez.
Il punto è chiaro. L'ordine di arrivo del Gp di Valencia, primo Lorenzo scortato fino al traguardo da Marquez, con Valentino quarto dopo una rimonta dall'ultima fila, non è bastato al dottore per aggiudicarsi il titolo. Qualsiasi differente ordine di partenza sarebbe stato a favore di Rossi, ma la Federazione è in possesso di dati che non intende divulgare e che invece potrebbero mettere tutto questo in discussione. Il Mondiale 2016 non parte affatto sotto i migliori auspici di trasparenza, imparzialità e sportività. Leggi l'articolo completo su
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