Stando alle prime anticipazioni, il design esterno sarà caratterizzato da un profilo dinamico e filante, con ampio utilizzo di superfici vetrate, che si estenderanno da poppa fino alla suite armatoriale wide body e, su un livello rialzato, in corrispondenza della plancia di comando. A beneficio dell’assetto in acqua e della qualità della vita a bordo, il Riva 90’ sarà equipaggiato standard con pinne stabilizzatrici underway e zero speed e, su richiesta, anche con stabilizzatori Seakeeper. Verranno utilizzate inoltre alcune soluzioni sperimentate con successo su altre imbarcazioni Riva, come l’innovativa scaletta a scomparsa (brevetto Ferretti Group) già proposta sul 56 Rivale. Quanto al garage, potrà alloggiare un tender Williams 395 e una moto d’acqua, che potranno essere varati indipendentemente.
Non sono state fornite anticipazioni sulla configurazione degli interni, ma è presumibile che ricalcheranno soluzioni sperimentate con successo su altre imbarcazioni Riva. Il progetto, del resto, è nato dalla collaborazione tra Officina Italiana Design (lo studio fondato dal designer Mauro Micheli insieme a Sergio Beretta) e il Comitato Strategico di Prodotto e Dipartimento Engineering Ferretti Group: una doppia garanzia di competenza e qualità.
Per quanto riguarda i motori, sono previste tre opzioni. La propulsione standard è costituita una coppia di MTU 12V 2000 M96L dalla potenza di 1948 hp ciascuno che permettono di raggiungere – secondo calcoli ancora provvisori - la velocità massima di 26 nodi e i 22 di crociera; in alternativa si potranno scegliere due MTU 16V 2000 M84 dalla potenza di 2218 hp: in questo caso lo yacht potrà raggiungere i 28 nodi di velocità massima e i 24 di crociera; la terza opzione, quella che verrà adottata sulla prima unità in costruzione, prevede una coppia di MTU 16V 2000 M93 dalla potenza di 2435 hp ciascuno, che permetterà di raggiungere la ragguardevole velocità di punta di 30 nodi e di attestarsi a 26 nodi nell’andatura di crociera. Leggi l'articolo completo su
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