«Il surriscaldamento della crosta terrestre contribuisce a creare correnti basse più calde e umide nei bassi strati rispetto al passato che scontrandosi con correnti fredde che si trovano più in quota favoriscono la formazione di temporali sempre più violenti», spiega il meteorologo di 3BMeteo Paolo Corazzon. «Maggiore è la differenza di temperatura tra le correnti, maggiore sarà la pericolosità del temporale e la probabilità di grandine», sintetizza. Con l'aumento della frequenza delle precipitazioni sono cresciute anche sia l'intensità sia la dimensione dei chicchi.
In estate le regioni più esposte sono quelle del Nord Italia, in particolare quelle della pianura padana e delle aree pedemontane, ma in primavera ed in autunno sono molto a rischio sia il Centro sia il Sud del Belpaese. Quando si è sorpresi in viaggio i “rimedi” sono pochi, ma quando la macchina è in sosta qualcosa si può fare. La Euromet di Bergamo assicura «soluzioni all'avanguardia con costi ridotti» al prezzo di «una sola riparazione di carrozzeria danneggiata per grandine».
Le coperture sono di diverso tipo, dal legno, al policarbonato, al metallo fino al PVC. A queste si è aggiunta l'opzione personalizzabile e modulare che abbina la leggerezza alla solidità. L'opzione brevettata è una rete in polietilene ad alta intensità simile a quelle impiegata in agricoltura. La struttura tubolare che supporta la protezione è in acciaio zincato con arcate la cui larghezza può oscillare fra i 3 ed i 12 metri. La Euromet parla di una copertura che mette al sicuro dalla grandine («qualsiasi tipo di grandine») per almeno 20 anni. «Le più grandi case automobilistiche e le maggiori aziende di logistica hanno scelto le nostre soluzioni per proteggere i loro piazzali», sintetizza Vincenzo Monteleone, Ad di Euromet. Leggi l'articolo completo su
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