Ma l’esperienza dice anche che se si superano i pregiudizi e si prova l’emozione del cambio “fa da sé”, bastano pochi metri per abituarsi al cambiamento e difficilmente si è disposti a tornare indietro. A maggior ragione nel traffico urbano, dove tra semafori e code si aziona in continuazione la leva del cambio, uno stress che si cancella lasciando a riposo il piede sinistro quando si guida. Se la domanda latita, è anche perché le case auto non hanno mai promosso una cultura del cambio automatico nei segmenti bassi, dove è il prezzo a orientare le scelte dei consumatori. E il cambio automatico è più caro di quello manuale.
O almeno lo era, perché Renault ha deciso si sparigliare le carte. E di affidare il compito alla Twingo, nel cui Dna è ben radicata la vocazione a cambiare le regole del gioco del segmento A. Il modello d’ingresso della famiglia, equipaggiato con il 3 cilindri 1.0 a benzina da 69 cv, è ora disponibile anche il cambio automatico Edc a doppia frizione, sviluppato in collaborazione con Getrag e ottimizzato per garantire la migliore intesa con il motore posteriore che della Twingo è una delle caratteristiche tecniche più significative. Tra gli spettacolari panorami della Costa d’Oro, in un clima già pienamente estivo, il cambio ha convinto per la fluidità nei passaggi di marcia e per la promessa di sposare un temperamento adeguatamente brillante con l’efficienza testimoniata dai 102 g/km di CO2. Un’alternativa inedita, resa quasi rivoluzionaria dalla scelta di proporla allo stesso prezzo (11.950 euro per l’allestimento Zen) della versione manuale.
L’iniziativa è estesa anche alla più brillante motorizzazione Energy Tce da 90 cv, sui cui risultati si è basata l’innovativa strategia commerciale illustrata da Francesco Fontana Giusti, direttore della Comunicazione di Renault Italia: con l’arrivo della trasmissione Edc il peso della Twingo più potente (e costosa, visto che parte da 12.750) è salito dal 10 al 18% delle vendite della famiglia. E il 73% delle unità da 90 cv consegnate aveva il cambio a doppia frizione. Per questo la casa francese ha deciso di abbinare questo cambio anche sulla motorizzazione che garantisce i volumi più elevati. Renault potrebbe segnare una svolta del segmento A. Vediamo se qualche competitor la seguirà sulla stessa strada.
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