«Posso dire che la prima gara che ho disputato a Vallelunga è stata nel 1969, non certo caratterizzata da grande successo. Ricordo che i box non erano dove sono quelli attuali, ma vicino all’ingresso, a sinistra. Invece nel 1971, sulla pista nuova, nella seconda gara di Formula 2 ho avuto un incidente con Mike Beuttler, ma mi sono piazzato secondo».
«Erano davvero altri tempi, perché a quell’epoca in Formula 2 si correva contro la maggior parte dei piloti di F1, Clay Regazzoni, Emerson Fittipaldi, Ronnie Peterson, Francois Cevert, Tim Schenken. Insomma tutti i piloti di Formula 1 erano in Formula 2 che dunque era una categoria estremamente competitiva e molto stimolante per tutti. Ero davvero orgoglioso di aver finito la prima gara di Vallelunga, il Gran Premio Roma del 1971, alle spalle di Ronnie Peterson, conquistando poi nella gara successiva il terzo posto finale nel campionato di Formula 2».
«Poi ho disputato talmente tante gare a Vallelunga nelle diverse categorie che non ricordo tutte le vetture che ho guidato. Ho controllato nel mio archivio, ho guidato i prototipi, le vetture sport, le vetture turismo. Anche il Campionato Europeo Turismo era molto competitivo, con moltissime vetture e ottimi piloti: e ho guidato con Manfred Winkelhock, Hans Jochen Stuck, Tom Walkinshaw e molti altri nomi di spicco».
«Devo però ammettere che la Formula 2 era più stimolante del Campionato Turismo, mentre le Sei Ore del Campionato Mondiale Marche erano altrettanto impegnative, in questo tipo di gare devi essere molto intelligente perché se spingi come un dannato è facilissimo rovinare la macchina, rompere il motore o avere altri problemi. Quindi nelle gare di durata devi usare il cervello e la maggior parte delle gare che ho disputato a Vallelunga erano gara su lunghe distanze».
«In tempi più recenti, non in moltissime, ma in molte gare ho avuto come copiloti piloti italiani. Ho guidato con Luca Riccitelli e insieme abbiamo vinto un paio di gare. In definitiva, Vallelunga è una delle mie piste preferite. La vecchia pista era un po’ corta per disputare una 6 Ore, ma il circuito attuale è perfetto. Mi piace anche l’atmosfera che c’è intorno al circuito. Deve sapere che amo molto l’Italia, non mi piace solo la cucina italiana, ma il paese in sé. E da 25 anni vado sempre allo stesso albergo, il Due Laghi. E come posso spiegarlo... quando sono a Vallelunga per me è come essere a casa». Leggi l'articolo completo su
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